Cos’è l’Osteopatia?
E’ una filosofia, un’arte ed una scienza olistica basata sull’approccio globale alla persona. L’Osteopatia non si limita a curare le evidenze di una malattia, bensì agisce sulle sue cause, all’origine, escludendo l’utilizzo di farmaci.
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Chi è l’osteopata?
L’osteopata è diplomato in scuole private che, dopo una formazione di 6 anni (se ha frequentato il corso part-time) o di 5 anni (allievo di scuole full-time), diventalibero professionista in campo osteopatico dopo aver sostenuto l’esame unico nazionale, con la discussione di una tesi specifica in osteopatia di fronte a Commissione esterna.
Ad oggi sono 18 le scuole di osteopatia italiane riconosciute dal Roi, Registro Osteopati Italiani, una è la scuola riconosciuta dal FeSIOs.
Come trovo un osteopata?
Gli osteopati sono professionisti della salute di “primo contatto”, il che significa che non occorre essere riferiti a loro da un medico. Il passaparola rimane ad oggi il principale mezzo utilizzato per giungere dall’osteopata, su suggerimento di amici o conoscenti che hanno ottenuto giovamento dai trattamenti osteopatici.
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Come si diventa osteopati?
Al momento sono due percorsi formativi possibili: uno di 6 anni, part-time, a cui si accede con una laurea di primo livello in discipline mediche, quindi laurea in medicina, fisioterapia, odontoiatria, scienze motorie, e l’altro invece quinquennale a tempo pieno, a cui si può accedere con la scuola media superiore.
Il 9 novembre 2010, l’Oganizzazione Mondiale della Sanità ha definito le Linee guida per la formazione in osteopatia.
Esiste un corso universitario riconosciuto?
No, i percorsi formativi osteopatici part-time e full-time, ad oggi, sono tenuti da scuole private per via del mancato riconoscimento statale. Ciononostante sono diverse le scuole di Osteopatia in Italia che collaborano con ospedali o con centri universitari, così come si fa sempre più importante l’integrazione di questa disciplina con i medici delle diverse specializzazioni.
Qual è la differenza tra osteopatia e chiropratica?
Il punto comune è che le due discipline si basano esclusivamente sulla pratica manuale. Tuttavia, possiamo distinguere almeno due principali differenze: lachiropratica si esercita unicamente nel campo articolare, mentre l’osteopatiainterviene certo nel campi osteo-articolare, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).
Il campo di applicazione dell’osteopatia è dunque più ampio.
Un’altra differenza è riscontrabile nel tempo e nel numero di sedute, che per gli osteopati vanno da 30 minuti a 1 ora per una media di 3 sedute circa, e per i chiropratici va dagli 8 ai 15 minuti, per un numero di sedute che va da 10 a 15.
Quali sono i principi dell’osteopatia?
- La struttura e la funzione sono interdipendenti;
- Il corpo è un’unità funzionale;
- L’integrità del meccanismo articolare con la libertà di ogni segmento corporeo sono necessari per il buon funzionamento del sistema nervoso autonomo che regola la vaso motricità;
- Il corpo ha la capacità di “auto guarirsi”;
- La regola dell’arteria è suprema.
In cosa aiuta l’osteopatia?
L’osteopatia aiuta a riequilibrare le funzioni vitali e agisce con uno scopo curativo e anche preventivo. Le indicazioni per un trattamento osteopatico sono molto ampie e indicate per tutte le fasce di età.
Leggi l’elenco di casi che possono esser oggetto di cure osteopatiche:http://www.tuttosteopatia.it/cat/osteopatia/come-puo-aiutarti/
Gli osteopati trattano i bambini?
La pratica osteopatica interessa molti ambiti e tutte le fasce d’età. Dal periodo di gravidanza a quello neonatale, l’osteopata può essere d’aiuto per tutti i disturbi tipici della neonatologia e della pediatria. Il trattamento osteopatico è volto sia ai disturbi pediatrici più comuni, come otiti, dolori addominali, coliche, problemi digestivi, a quelli meno comuni come la plagiocefalia, dislessia etc.
Consulta le sezioni specifiche:
- Osteopatia e Gravidanza
- Osteopatia e Pediatria
Gli osteopati fanno l’anamnesi?
Si. Ogni seduta osteopatica si apre con un’attentissima anamnesi per la raccolta dei dati clinici, finalizzata a raccogliere una serie di informazioni sul quadro clinico del paziente e a trarre informazioni su antecedenti e stile di vita.
Come avviene un trattamento osteopatico?
Dopo l’anamnesi iniziale, l’osteopata procede con un esame obiettivo per comprendere la causa del disturbo e, in seguito, un esame di tipo osteopatico per mettere in relazione i diversi sistemi del corpo. L’osteopata procede con il trattamento e darà indicazioni per l’eventuale seduta successiva.
Cosa vuol dire manipolare?
Significa trattare con le mani un tessuto osseo, muscolare o viscerale con un approccio molto dolce e leggero, e comunque sempre rispettoso dei tessuti. L’osteopata ricerca le zone più rigide che possono anche essere dolenti, cercando con vari metodi di “liberarli” e di ristabilire la mobilità, offrendo al paziente una sensazione di leggerezza e immediato benessere che si protrarrà nel tempo.
L’osteopatia necessita di radiografie?
Le radiografie sicuramente sono uno strumento utile all’osteopata, anche per una diagnosi di esclusione.
L’osteopata prescrive farmaci?
Assolutamente no, sia per legge che per vocazione. Lo stesso Andrew Taylor Stillha fondato l’osteopatia nel 1874 formulando una disciplina terapeutica che non si fondasse sugli stessi principi della medicina ufficiale, bensì su una filosofia metodologica manipolativa utile sia per la diagnosi che per la terapia.
Il principale mezzo a disposizione dell’osteopata, infatti, sono le sue stesse mani. La palpazione manuale riesce a rilevare le rigidità e tensioni e, con il trattamento manipolativo, a ristabilirne la mobilità.
L’osteopata collabora con altri professionisti della salute?
Spesso gli osteopati si avvalgono di collaborazioni con discipline affini, che conservano un approccio olistico alla cura della persona. Non sono peraltro escluse collaborazioni con medici specialisti.
L’osteopatia è regolamentata in Italia?
No. Non esiste una legge che la riconosca, né una che ne limiti la pratica.